giovedì 19 dicembre 2013

Disoccupato suicida Rinviato di un mese lo sfratto

E INAUDITO!
Disoccupato si toglie la vita
Rinviato di un mese lo sfratto

Suicida dopo l'inginuzione di lasciare la casa entro 48 ore, la proprietaria dell'alloggio ha deciso di rinviare l'ordine di liberare l'appartamento di altri 30 giorni: "Non farlo sarebbe stato inumano". Un fiore sull'asfalto sotto le finestre del trentenne ricorda la tragedia


Si è ucciso perché avrebbe dovuto restituire la casa entro 48 ore. Ora che Giorgio è morto sotto le finestre dell'appartamento da cui era stato sfrattato, l'ufficiale giudiziario ha concesso all'anziana madre e al fratello invalido che vivevano con lui un altro mese di rinvio.

E' stata la proprietaria dell'alloggio a Cairo Montenotte a chiedere la sospensiva. Non se l'è sentita di ordinare una volta ancora che la madre e il fratello della vittima lascassero l'appartamento dopo appena qualche ora dalla tragedia. "Anche se non hanno mai pagato né affitto né le spese di condominio, ingiungergli di lasciare la casa dopo quello che è successo sarebbe stato inumano".

Un fiore sull'asfalto, sotto la finestra da cui si è lasciato cadere il disoccupato ricorda la tragedia di via Pighini, nel quartiere popolare di 'Cairo 2'.

Trentadue anni, il mese scorso Giorgio, insieme alla mamma, aveva bussato in Comune per dire che non aveva più soldi: "E adesso che ne sarà di noi?"

La casa gliela aveva data in comodato gratuito un vecchio zio, ma da tre anni non pagava più la pigione. E la proprietaria dell'immobile aveva portato la famiglia in tribunale. "Non risultavano residenti a Cairo", ha spiegato Fulvio Briano, il sindaco di Cairo, nell'entreoterra savonese. "Purtroppo per legge non ci è
stato possibile aiutarli. Nei prossimi giorni abbiamo altri due sfratti esecutivi, ci sono dei bimbi di mezzo: ma sono di qui, troveremo una soluzione d'emergenza".
 

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