Diritto alla salute, tagli alla sanità e Cecilia la giocatrice di scacchi
HuffPost.Tra i diritti sempre più violati c'è anche il diritto alla salute. È un bene primario, è sancito dalla Costituzione, ma anche questo - come tanti altri - per colpa della finanziaria e dei tagli viene sempre meno. Il risultato è che oggi (proprio con un piano da 4 miliardi) sono a rischio strutture sanitarie, posti di lavoro, qualità dell'assistenza...un massacro che sta trasformando la tutela della salute in merce finendo a colpire malati, anziani...un po' tutti. Ne sa qualcosa Cecilia Alfier, studentessa di Padova e giocatrice di scacchi che ha lanciato la sua lettera-protesta su facebook (che ho subito condiviso) e dove parla di sé, della sua carrozzina, dei suoi dolori, di una bella coppia di fisioterapisti che l'aiutano, dei tagli alla spesa sanitaria.
Scrive Cecilia:
Alcuni cani abbaiano al mio passaggio, perché siccome vado in giro su una carrozzina elettrica che pesa una tonnellata pensano che io sia una macchina. Ma io non sono una macchina, sono una studentessa universitaria, una giocatrice di scacchi, ma essenzialmente sono una donna. Due volte alla settimana frequento un centro di fisioterapia, supero cani abbaianti persone abbaianti, gradini allucinanti e sfreccio dalla altra parte della città per arrivarci. Fino ai diciassette anni andavo in un centro per bambini, ma mi hanno congedato per raggiunti limiti di età, non è stato un distacco secco e netto, ma un lento sfumare. Fatto sta che, senza accorgermene, sono rimasta un anno senza la fisioterapia necessaria al mio corpo. Quando sono arrivata al nuovo centro mi svegliavo ogni giorno con la gamba dolorante, ma prima la Cati, poi Luca l'hanno calmata. All'inizio non mi piaceva l'idea di avere un fisioterapista maschio, in fondo mi avrebbe dovuto toccare in zone del corpo abbastanza private, dove nessuno ha il permesso di mettere mano, figuriamoci un uomo.Chiudo e ringrazio pubblicamente Cecilia per il suo bellissimo testo. E partecipo alle battaglie contro la precarietà del lavoro e idealmente aderisco allo sciopero generale del 18 ottobre contro le politiche di austerità, per la scuola e l'istruzione pubbliche, per la sanità e i beni comuni e per la costruzione di un diverso modello sociale e ambientale.
Però Luca ha una mano delicatissima e sopporta tutto, non solo me, ma anche gli altri pazienti più anziani. Dice sempre "Se non puoi combatterli alleati con loro". E funziona, anche i suoi "metodi fisioterapici alternativi" funzionano. Chiaramente, la mia paresi spastica non ha intaccato la mia intelligenza. Tranne che per un dettaglio: soffro di una particolare sindrome che mi fa sentire una paura spropositata di cadere, anche il bordo di un marciapiede al mio cervello sembra l'orlo di un precipizio. Per cui, quando Luca decide di mettermi su un fianco, non è esattamente la mia attività preferita. Il muro del box è lontanissimo, il pavimento vicinissimo, cadrò, mi spaccherò la testa e...Luca mi rassicura, dice "tranquilla ci sono qua io" e per una volta è serio.
Sì perché il più delle volte, lui e la sua collega Sara improvvisano dei balletti, delle scenette, lei si "lamenta" perché i pazienti ci provano con lei, incuranti della sua fede ben visibile sull'anulare. No, non è sposata con Luca, ma i due formano un duo comico ingiustamente sconosciuto. Sara una volta mi ha salvato da una vecchietta particolarmente rompiballe in sala d'attesa, aveva cominciato ad assillarmi (hai trovato un fidanzato? E quando lo trovi come fai a preparargli da mangiare? Sei nata così o hai avuto un incidente?). Sara è intervenuta (prima che io potessi rispondere "E lei ci è nata così rompi o ha avuto un incidente?") e mi ha fatto entrare in anticipo.
Ecco, ora è giunto il momento di ricambiare il favore, Luca sta cadendo veramente e io so che non potrò salvarlo. Crisi, tagli alla sanità, chiamateli come volete, loro perderanno il lavoro insieme ad altri sette e io perderò delle persone a cui tengo. E se proprio Sara e Luca non possono continuare a lavorare dove stanno lavorando, allora trovate un posto nel mondo dello spettacolo al loro irresistibile duo.
E perché i tanti Sara e Luca - e con loro tutti i cittadini - non debbano pagare le folli politiche di questi tempi che hanno letteralmente disastrato sanità pubblica, carcere, giustizia, scuola, università... perché - come mi ha scritto Graziano in un commento a un mio post - logica conseguenza di una mancanza di risorse sostituite da inutili misure demagogiche in un ventennio totalmente privo di qualsiasi visione politica, economica, civile che non fosse il proprio tornaconto e i propri bassi istinti.
Colpa della casta? "No - avverte Graziano - non mi riferisco ai politici ma agli elettori di cui i primi sono solo l'espressione amplificata".
Francesco Lo Piccolo
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