martedì 19 agosto 2014
mercoledì 13 agosto 2014
PRECISAZIONE GIURIDICO-OPERATIVA INTERNA ALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA.
Un'associazione politica non riconosciuta, leggasi partito, gode di propria
autonomia politica e giuridica e risponde in primo luogo al proprio Statuto ed
ai Regolamenti attuativi dello stesso, nonché alle deliberazioni assunte
all'interno dagli organismi direttivi del partito al proprio livello di
competenza.
E' solo in via residuale - per quanto non specificamente disciplinato dai
meccanismi politico-tecnico-giuridici summenzionati
e che all'interno del partito assumono lo status di norma (cogente per gli
aderenti al partito stesso) - che intervengono le norme del codice civile, come
espressamente richiamato dallo Statuto stesso della Democrazia Cristiana.
E' pertanto fuor di ogni dubbio che le nome e
modalità di convivenza all'interno del partito non vengono disciplinate da
normative esterne al partito, ma vengono scelte e disciplinate dagli organismi
direttivi del partito secondo un legittimo ed ovvio principio di autonomia
operativa.
Non è pertanto un qualcuno di esterno al partito
che può stabilire la validità o meno del meccanismo prescelto per una
qualsivoglia comunicazione, nomina o convocazione.
Sarebbe ben bello che soggetti esterni al partito o
addirittura ad esso ostili possano intervenire ed interdire quello che ci è
opportunamente e democraticamente deciso all'interno degli organismi direttivi
dello stesso al livello di competenza (nazionale, regionale o locale).
Questo sarebbe contrario alle norme dello Statuto e
delle più elementari norme del diritto !
Resta peraltro obbligatorio, da parte dell'aderente
al partito, rispettare ed osservare le norme indicate (che -ripeto- hanno
valore cogente all'interno del partito nel quale si ritiene opportuno di militare),
pena eventuali provvedimenti disciplinari pur sempre comminabili dagli
organismi preposti o l'abbandono del partito politico al quale si è deciso
liberamente di aderire.
Il Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana.
ANGELO SANDRI
lunedì 11 agosto 2014
.
<LE
RIFORME COSTITUZIONALI E LA RISTRUTTURAZIONE DELLO STATO DEMOCRATICO>.
07 -
PROPOSTE DI PROGRAMMA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA.
VERSO LA X°
CONFERENZA PROGRAMMATICA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA - OTTOBRE 2014
Lo Stato
italiano, in virtù della recuperata sovranità politica, economica e monetaria,
deve procedere ad una necessaria opera di modernizzazione degli apparati e delle
amministrazioni pubbliche, a partire dalla necessaria formazione e selezione
dei funzionari e della futura classe dirigente, che dovranno essere preparati a
fronteggiare una mutata situazione internazionale: non più semplici ragionieri
o politicanti che devono solo far quadrare i conti (pareggio di bilancio) e
ratificare le direttive imposte dagli organismi sovranazionali (il classico
vincolo esterno autoimposto con l’alibi “ce lo chiede l’Europa”), ma veri e
propri statisti che dovranno avere una visione di sostenibilità di lungo
periodo e stilare programmi politici ed economici di ampio respiro.
Fondamentali saranno quindi la sburocratizzazione delle attività produttive e della funzione e dei servizi pubblici, alla luce dei principi di trasparenza, semplicità, imparzialità ed efficacia.
Semplificazione e riorganizzazione, alla luce dei principi sopra richiamati, dell’intera materia fiscale.
Riforma decisa della giustizia tributaria nel rispetto dei principi di piena autonomia, terzi età, imparzialità e competenza.
Revisione integrale, alla luce dei principi di semplificazione e razionalizzazione, delle riforme del mercato del lavoro susseguitesi dal 1997 ad oggi.
Ricerca e studi per un graduale ammodernamento etico dello “stato sociale”, i quali prevedano una forma di assoluta trasparenza e di partecipazione democratica diretta dei cittadini: ridefinizione, riorganizzazione e rinnovata valorizzazione del sistema sanitario nazionale, dell’istruzione, degli interventi di tipo previdenziale ed assistenziale a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti e delle categorie svantaggiate, inclusa la disciplina dei regimi pensionistici. Riorganizzazione dell’istruzione, con la massima valorizzazione del merito e nel pieno rispetto del principio dello sviluppo delle attitudini e aspirazioni individuali.
Poderoso impulso alla ricerca, sia scientifica sia tecnica, in particolare, ma non solo, nei settori tecnologico, delle energie, della sanità, della medicina e della fisica, con particolare valorizzazione del merito e dei risultati, nel pieno rispetto del principio costituzionale di cui all’art.9 della Costituzione.
Fondamentali saranno quindi la sburocratizzazione delle attività produttive e della funzione e dei servizi pubblici, alla luce dei principi di trasparenza, semplicità, imparzialità ed efficacia.
Semplificazione e riorganizzazione, alla luce dei principi sopra richiamati, dell’intera materia fiscale.
Riforma decisa della giustizia tributaria nel rispetto dei principi di piena autonomia, terzi età, imparzialità e competenza.
Revisione integrale, alla luce dei principi di semplificazione e razionalizzazione, delle riforme del mercato del lavoro susseguitesi dal 1997 ad oggi.
Ricerca e studi per un graduale ammodernamento etico dello “stato sociale”, i quali prevedano una forma di assoluta trasparenza e di partecipazione democratica diretta dei cittadini: ridefinizione, riorganizzazione e rinnovata valorizzazione del sistema sanitario nazionale, dell’istruzione, degli interventi di tipo previdenziale ed assistenziale a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti e delle categorie svantaggiate, inclusa la disciplina dei regimi pensionistici. Riorganizzazione dell’istruzione, con la massima valorizzazione del merito e nel pieno rispetto del principio dello sviluppo delle attitudini e aspirazioni individuali.
Poderoso impulso alla ricerca, sia scientifica sia tecnica, in particolare, ma non solo, nei settori tecnologico, delle energie, della sanità, della medicina e della fisica, con particolare valorizzazione del merito e dei risultati, nel pieno rispetto del principio costituzionale di cui all’art.9 della Costituzione.
venerdì 8 agosto 2014
La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Don Luigi Sturzo
In ricordo di Don Luigi Sturzo.
Una delle sue frasi più famose fu:
La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.
Uomo politico italiano Sacerdote convinto assertore
della necessità di coerenza per i credenti tra vita religiosa e
impegno politico, attento analista dei rapporti tra Chiesa e Stato,
fondò il Partito popolare italiano Fu Antifascista, sempre fedele
all'idea che le libertà sociali e la democrazia costituiscano un binomio
inscindibile
Una delle sue frasi più famose fu:
La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.
mercoledì 6 agosto 2014
VAGABONDI IN MALAFEDE !
..Auspico ancora una volta il buon senso, nella speranza che
continua l'unità fra tutti i veri Democristiani al fine di portare a compimento
il progetto nato dal XXII CONGRESSO DI PERUGIA e con esso di tenere fede alle
regole statutarie di cui si è giurato fedeltà.
Chi crede nei valori della Democrazia Cristiana e sempre il Benvenuto..
Antonino Ingrosso
Chi crede nei valori della Democrazia Cristiana e sempre il Benvenuto..
Antonino Ingrosso
VAGABONDI IN
MALAFEDE !
Cari amici
della D.C., non abbiamo certo il tempo di rispondere a persone - piu' o meno in
buona fede - che si spacciano per presunti consiglieri di come la Democrazia
Cristiana debba comportarsi, di come si debba comportare il suo Segretario
politico nazionale, e via discorrendo.
Sono tutte chiacchiere
se non inutili, perlomeno poco costruttive e comunque per nulla cogenti.
Chi sia il
Segretario politico nazionale lo stabilisce il Congresso nazionale. Nel nostro
caso lo ha stabilito il XXII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana
svoltosi a Perugia nei giorni 14 o 15 dicembre 2013.
Il prossimo
Congresso nazionale della Democrazia Cristiana stabilirà chi sarà il prossimo
Segretario politico nazionale ed eleggerà il prossimo Consiglio nazionale.
Per ora il
Segretario nazionale scelto (all'unanimità) dall'ultimo Congresso nazionale è
il sottoscritto quanto appunto scelto dai congressisti DC riunitisi in quel di
Perugia. Stop. Cercherò di espletare questo mandato nel miglio modo possibile
nell'interesse esclusivo della Democrazia Cristiana, così come ho cercato di
fare.
Le critiche
di persone arrivate all'ultimo momento non ci fanno né caldo, né freddo.
Prendiamo ad esempio personaggi come il Tieso di Varese o il Loiacono ora di
Roma (un tempo di Milano) od altri che si sono iscritti alla D.C. nel corso del
2014. Nemmeno c'erano al Congresso di Perugia. E vorrebbero avermi sfiduciato.
Sfiduciato de ché? Per quanto ci riguarda potrebbe benissimo essere infiltrati
(e probabilmente lo sono) pagati da qualcuno per farci danno.
E pensate
che questo possa avere una qualche valenza giuridica o politica? Bah...siete
abbastanza mal ridotti se pensate. questo.
Comunque sia
alla D.C. le porte sono aperte, sia per entrare che per uscire. Chi entra però
deve venire con intenti costruttivi e collaborativi oppure puo' rimanere dove
crede.
E poi è
necessaria anche un po' di disciplina.
Qualcuno mi
accusano di essere dittatoriale. Ma quando mai??? Se una colpa mi riconosco è
quella di aver sempre accettato con molta liberalità qualsiasi persona che
manifestasse l'intento di entrare nella Democrazia Cristiana. Mi rendo conto però
che non sempre le persone che chiedono di entrare lo fanno per costruire....
molte volte lo fanno per distruggere.
Ma ormai non
credo che ci sia più...come si suol dire...trippa per gatti.
Ormai il
treno è partito....ed è impossibile fermarlo !
La campagna
di adesioni alla Democrazia Cristiana per il 2014 sta dando ottimi risultati ed
in autunno celebreremo i congressi provinciali per arrivare entro la fine del
2014 a quelli regionali. A quel punto non serviranno più le tanto contestate
nomine. in quanto potremo applicare alla lettera quando stabilisce lo Statuto.
Per
l'intanto, fino all'ultimo giorno di mia permanenza alla Segreteria politica
nazionale, prima della celebrazione dei summenzionati congressi, verranno fatte
tutte le nomine che si sarà ritenuto necessario ed utile conferire per lo
sviluppo ed il potenziamento della Democrazia Cristiana, piaccia o non piaccia
ai contestatori di minoranza.
Le minoranze
sono utili e talvolta necessarie, ma sono sempre minoranze.
Per aspirare
ad essere maggioranza bisogna diventarlo...ed in democrazia lo si fa con numeri
e votazioni. Il resto sono chiacchiere.
Chiacchiere
che non abbiamo più tempo di seguire, in quanto abbiamo molto lavoro da fare. E
lo faremo.
Un cordiale
saluto e Buona D.C.
Il
Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana
ANGELO SANDRI.
ANGELO SANDRI.
6 agosto
2014.
DEMOCRAZIA
CRISTIANA
Sede legale - Piazzale Clodio n. 14 - 00193 - ROMA
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